Già nella prima metà degli anni 2000, il volantino era stato dato per spacciato: se non morto, di prossima agonia.
Nell’era del web e dei social network, si pensava che la pubblicità stampata, gli opuscoli, i cataloghi, e le brochure sarebbero stati sostituiti da versioni esclusivamente digitali e da sistemi di scontistica alternativa.
Invece, accanto alle nuove versioni online e a promozioni di nuovo tipo, il volantino continua a mantenere una presenza forte, un potenziale molto elevato e un rapporto costi/benefici tuttora conveniente. Di conseguenza, queste caratteristiche spingono ancora la pubblicità cartacea ad occupare ampie fette del budget di aziende grandi e piccole in tutto il mondo.
Secondo una ricerca, oltre l’80% delle aziende britanniche utilizza la distribuzione door to door come strimento di marketing e pubblicità (DMA 2011), e nel 2012 il 65% dei consumatori americani ha dichiarato di avere effettuato acquisti sulla base di pubblicità postale diretta (ExactTarget, 2012 Channel Preferences Survey), per la quale sono stati spesi circa 45,2 miliardi di dollari, tra leaflet, cataloghi e brochure (Winterberry Group 2012).
E in Italia? Nel nostro paese circolano almeno 12 miliardi di volantini l’anno (197 copie per abitante!), e la pubblicità stampata rappresenta una voce che può toccare il 60-80% del budget pubblicitario delle grandi insegne (e a volte anche il 25-30% dell’intero fatturato).
La crisi economica non ha affatto rallentato questa tendenza: al contrario, i protagonisti del retail e della grande distribuzione organizzata hanno aumentato la propria presenza e ampliato l’offerta di promozioni, tanto che quasi un prodotto su tre viene venduto in promozione (con sconti o offerte di altro genere).
Ma quanti volantini raggiungono il destinatario e potenziale cliente? E’ stato detto che in media solo il 70% delle copie in distribuzione raggiunge una casa, e di queste soltanto il 70% viene letto; con un’ulteriore scrematura, solo il 60% dei volantini distribuiti e letti viene utilizzato per programmare un acquisto, e solo il 30% si traduce in un acquisto effettivo.
E’ una percentuale relativamente bassa, e perché continui a valere la pena di investire denaro in una distribuzione, è importante effettuare regolarmente un sistematico controllo su come volantini e brochure vengono diffusi sul territorio, facendo attenzione a verificare la copertura territoriale tramite ispettori specializzati, ma anche altri aspetti della programmazione (sequenze, orari, numero di paesi previsti, quantità di copie previste per ogni zona…) che potrebbero far emergere criticità e potenziali anomalie.